martedì 2 giugno 2015

Primo incontro

Ok, è ufficiale: sono una ragazza molto fortunata, oltre ad aver l'enorme possibilità di vivere per un anno intero nel paese di cui mi sono innamorata, aver ricevuto la famiglia a Marzo, ieri ho ricevuto un gigantesco regalo: ho trascorso l'intera giornata con i miei host parents.
Eh si,avete capito proprio bene: ieri, 1 giugno, sono stata invitata da loro per una semplice merenda (ora al top della classifica legata alle merende),che poi si è allargata a cena e dopo cena.
Ma come è possibile? ora sgancio la bomba: i miei host parents hanno un appartamento (molto carino con una vista mozzafiato sul lago d'Iseo), a 6 km da casa mia, ed essendo qua per le ferie del mio hostdad, mi hanno invitato da loro per conoscerci e trascorrere insieme la giornata. Immaginate come mi sentivo, ero un miscuglio di emozioni tra le più diverse: ero eccitata, ansiosa, nervosa, felice e chi più ne ha, più ne metta; ho passato la notte a sognare il giorno dopo e la mia vita ad Agosto, troppo bello. La mattina, a scuola, ho fatto impazzire le mie compagne con le informazioni legate alla mia famiglia ospitante, ero estasiata. Dopo poche ore che sembravano anni, sono arrivata di fronte all'appartamento e ho intravisto Gitte, la mia host mum, subito mi ha abbracciato e mi ha detto commossa , ti tratterò come una figlia. A quelle parole mi sono sciolta in un brodo di giuggiole. Dopo aver conosciuto anche il papà, siamo saliti in veranda e abbiamo iniziato a parlare: le ore sembravano minuti passate a conoscerci, a spiegare loro significato e pronuncia di parole italiane, e a spiegare a me significato e pronuncia di parole in danese. Non vi annoio oltre dilungandomi, dico solo che è stato fantastico. Verso le 19 sono arrivati i miei genitori naturali e dopo i classici riti di presentazione e di ringraziamento, hanno invitato i miei hostparents a mangiare una pizza. Deciso, siamo andati a casa mia, per mostrargli dove abitiamo e finalmente a cena. I miei genitori naturali non sanno una parola in inglese, quelli ospitanti non una in italiano, quindi gli altri clienti del ristorante vedevano un tavolo di 6 persone che si comunicavano a gesti e si parlavano ognuno con la propria lingua creando un mix di lingue; la cosa buffa e che si capivano e questo mi ha molto tranquillizzato su come sarà ad Agosto, quando non saprò una parola in danese. Dopo cena, siamo andati in una locale e li abbiamo terminato la nostra serata, la mia serata con entrambe le mie famiglie. Vi posso assicurare che i Danesi non sono per niente persone fredde o distaccate, anzi. I miei Host Parents sono troppo adorabili e ieri mi hanno dimostrato di volermi già bene, nonostante non mi avessero mai visto prima. Mi sono  trovata benissimo, sentendomi a casa, tanto che non vedo l'ora che arrivi  Luglio, per rivedere la mia mamma danese ed infine agosto per trasferirmi da loro...
Selfie con la mia hostmum
!!! Ho deciso di aprire una rubrica chiamata: stranezze danesi / confronto con l'Italia. Ogni post lo terminerò con una stranezza:
1) I danesi, coloro che parlano una lingua complicatissima con una grazie pazzesca ("il danese è la lingua delle linguacce: la maggior parte delle lettere ha la pronuncia che si ottiene grazie ad una linguaccia), non sanno dire ne la R ne la O italiana: il loro Grazie è Glazie...
Alla prossima
1527 km for a dream
Vale

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