domenica 28 giugno 2015

Un pazzo Midweek

Goddag fyre,
dall'ultimo post non è successo molto, mi scuso, ma non ho sentito la necessità di scrivere alcun post e di conseguenza ho avuto un blocco: non sapevo cosa raccontarvi.
Ora si è accesa una lampadina nel mio cervellino: vi descrivo un mio pazzo midweek (Vale non lo avevano capito dal titolo noooo... ahahha). Iniziamo con ordine:  midweek = due \ tre giorni infrasettimanali. All'orientation organizzato dalla wep (a cui non ho dedicato nessun post e di cui sono indecisa se scriverci qualche parola) ho conosciuto persone speciali e con cui ancora mi sento. Con due di loro, Eva e Daria, è nata una bellissima amicizia tanto che per non perderci abbiamo organizzato dei midweek nelle nostre città d'origine : Bergamo (io), Bologna (Daria) e Reggio (Eva). Giovedì e Venerdì era il primo, l'inaugurazione, ed ero io a giocare in casa: Midweek Bergamasco. Le ragazze sono arrivate alle 11 in stazione a Bergamo, siamo salite con la funicolare in città alta (la parte più vecchia e più suggestiva di Bergamo) dove abbiamo passato l'intera giornata. Ora visto che ci tengo alla vostra salute e non vorrei causarvi sonnolenza compulsiva non vi descriverò esattamente cosa abbiamo fatto, cosa abbiamo visitato e dove abbiamo mangiato. Vi allego soltanto un post che ho scritto su facebook che racconta perfettamente quello che è stato per me:

Quando trovi le persone giuste riesci a sconfiggere I chilometri, Il tempo, le tue barriere e preoccupazioni... Quando stai con loro il tempo vola (in qualunque parte d'italia sei), puoi essere te stessa e puoi perfino fingerti di essere una guida e conoscere le viuzze più assurde, quando in realtà non hai la più pallida idea di dove tu sia, tanto loro ti accompagnano essendo più confuse e pazze di te... Puoi persino fermarti in città alta a ridere a squarciagola perchè la pazza della tua amica segue i sentierini disegnati a terra con il trolley, che intelligentemente ha portato per conservare il suo amato erbazzone... Sei contenta di dividere il dolce più buono che tu abbia mai assaggiato in tre perchè sai che con loro tutto è più bello.. Puoi fermare gente a caso per sentirla parlare e dall'accento capire da dove viene meravigliondosi della grande quantità di turisti... con quelle famose persone puoi fare questo ed altro... grazie Wep per avermele fatte conoscere e grazie ragazze per avermi regalato il nostro midweek... non dimenticherò mai come mi fate sentire... vi voglio bene ragazze (Eva e Daria)... ci vediamo a Bologna...

La sera poi siamo andate a casa mia, dove siamo restate fino al primo pomeriggio di venerdi quando siamo andate a Orio Center (il centro commerciale più grande di Bergamo) per poi finire la nostra meravigliosa avventura. A Orio ci siamo legate ancora di più sia mentalmente sia materialmente. Casualmente abbiamo trovato un vestito magnifico che per pura magia sta bene a tutte tre, nonostante abbiamo corporature sostanzialmente diverse, e li è arrivato un fulmine a ciel sereno: 4 amiche e un paio di jeans. Il film ci ha ispirato e abbiamo deciso di trasformare il vestito sigillo della nostra amicizia e di unione anche quando saremo all'estero: io in Danimarca e loro in Olanda. Il primo giorno feriale del mese la ragazza che lo ha lo spedisce insieme ad una lettera alla seconda, che farà la medesima cosa. Quindi ognuna di noi avrà il vestito tre volte durante l'anno. Personalmente sono eccitatissima all'idea di aver trovato amiche con cui posso vivere tali emozioni ed avventure: pazze, profonde, romantiche, esilaranti... 
Ai futuri exchange auguro di trovare persone come voi con cui vivere esperienze come quelle che sto vivendo io perchè ricordate chi non parte non capisce. 
Vi allego alcuni selfie da pazze compulsive che abbiamo scattato alla Rocca che raccontano un po' il legame presente fra noi tre. 

























Grazie mille 
Vale
-36 days for "1527 km for a dream"

martedì 2 giugno 2015

Primo incontro

Ok, è ufficiale: sono una ragazza molto fortunata, oltre ad aver l'enorme possibilità di vivere per un anno intero nel paese di cui mi sono innamorata, aver ricevuto la famiglia a Marzo, ieri ho ricevuto un gigantesco regalo: ho trascorso l'intera giornata con i miei host parents.
Eh si,avete capito proprio bene: ieri, 1 giugno, sono stata invitata da loro per una semplice merenda (ora al top della classifica legata alle merende),che poi si è allargata a cena e dopo cena.
Ma come è possibile? ora sgancio la bomba: i miei host parents hanno un appartamento (molto carino con una vista mozzafiato sul lago d'Iseo), a 6 km da casa mia, ed essendo qua per le ferie del mio hostdad, mi hanno invitato da loro per conoscerci e trascorrere insieme la giornata. Immaginate come mi sentivo, ero un miscuglio di emozioni tra le più diverse: ero eccitata, ansiosa, nervosa, felice e chi più ne ha, più ne metta; ho passato la notte a sognare il giorno dopo e la mia vita ad Agosto, troppo bello. La mattina, a scuola, ho fatto impazzire le mie compagne con le informazioni legate alla mia famiglia ospitante, ero estasiata. Dopo poche ore che sembravano anni, sono arrivata di fronte all'appartamento e ho intravisto Gitte, la mia host mum, subito mi ha abbracciato e mi ha detto commossa , ti tratterò come una figlia. A quelle parole mi sono sciolta in un brodo di giuggiole. Dopo aver conosciuto anche il papà, siamo saliti in veranda e abbiamo iniziato a parlare: le ore sembravano minuti passate a conoscerci, a spiegare loro significato e pronuncia di parole italiane, e a spiegare a me significato e pronuncia di parole in danese. Non vi annoio oltre dilungandomi, dico solo che è stato fantastico. Verso le 19 sono arrivati i miei genitori naturali e dopo i classici riti di presentazione e di ringraziamento, hanno invitato i miei hostparents a mangiare una pizza. Deciso, siamo andati a casa mia, per mostrargli dove abitiamo e finalmente a cena. I miei genitori naturali non sanno una parola in inglese, quelli ospitanti non una in italiano, quindi gli altri clienti del ristorante vedevano un tavolo di 6 persone che si comunicavano a gesti e si parlavano ognuno con la propria lingua creando un mix di lingue; la cosa buffa e che si capivano e questo mi ha molto tranquillizzato su come sarà ad Agosto, quando non saprò una parola in danese. Dopo cena, siamo andati in una locale e li abbiamo terminato la nostra serata, la mia serata con entrambe le mie famiglie. Vi posso assicurare che i Danesi non sono per niente persone fredde o distaccate, anzi. I miei Host Parents sono troppo adorabili e ieri mi hanno dimostrato di volermi già bene, nonostante non mi avessero mai visto prima. Mi sono  trovata benissimo, sentendomi a casa, tanto che non vedo l'ora che arrivi  Luglio, per rivedere la mia mamma danese ed infine agosto per trasferirmi da loro...
Selfie con la mia hostmum
!!! Ho deciso di aprire una rubrica chiamata: stranezze danesi / confronto con l'Italia. Ogni post lo terminerò con una stranezza:
1) I danesi, coloro che parlano una lingua complicatissima con una grazie pazzesca ("il danese è la lingua delle linguacce: la maggior parte delle lettere ha la pronuncia che si ottiene grazie ad una linguaccia), non sanno dire ne la R ne la O italiana: il loro Grazie è Glazie...
Alla prossima
1527 km for a dream
Vale